8.tumori polmone

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Un’anomalia dei prodotti di trascrizione del gene FHIT (fragile histidine triad), che si trova sul braccio corto del cromosoma 3, si riscontra soprattutto nei microcitomi ma anche nei non microcitomi. La mutazione genetica piùfrequente èquella a carico del gene p53, situato sul cromosoma 17p, che ha diverse funzioni fra cui il controllo del ciclo cellulare. L’alterazione dell’equilibrio fra oncogeni e antioncogeni ha come conseguenza lo sviluppo del CP: K-ras soprattutto negli adenocarcinomi; Erb-B nei tumori polmonari non a piccole cellule; Myc nei tumori polmonari a piccole cellule.
Tumori del polmone
Causa piùfrequente di morte per neoplasia
Prima causa di morte per tumore in soggetti maschi ≥ 35 aa e seconda nelle donne di 35-70 aa (picco 55-65 aa)
I tumori polmonari sono distinti in base a criteri istologici in due grandi gruppi:
• Tumori a piccole cellule • Tumori non a piccole cellule
Adenocarcinoma Carcinoma a cellule squamose Carcinoma indifferenziato a cellule grandi
• Forme parenchimali
– 25-30% – Prevalentemente il polmone destro ed, in ordine, i lobi superiore dx, sin, inferiore dx, sin, medio – Origine da bronchi e bronchioli periferici
Fattori occupazionali Dall’1 al 40 % dei CP puòessere attribuito all’esposizione ad agenti chimici organici, inorganici e fisici. asbesto nichel cromo arsenico isocianati radiazioni ionizzanti
- idrocarburi aromatici policiclici, - N-nitrosammine, - agenti alchilanti, - ossidi e superossidi, - radicali liberi dell’ossigeno, - monossido di carbonio - ossidi di azoto
Fattori genetici
Lo sviluppo di un CP èil risultato dell’accumulo di anomalie genetiche che conseguono, in gran来自百度文库parte, all’esposizione a fattori mutageni ambientali.
Anche nei casi di diagnosi tempestiva la sopravvivenza a 5 aa rimane estremamente bassa
Incidenza in aumento nel sesso femminile
Tumore del Polmone
Primario
Difetti nutrizionale carenza di Vit. C, (antiossidante) retinolo (coinvolto nella differenziazione cellulare) betacarotenoidi
• In base a criteri topografici: Forme ilari Forme periferiche o parenchimali
Carcinoma a cellule piccole o microcitoma o “a chicco d'avena”
Rappresenta il 20% dei tumori polmonari ed èun tumore di solito centrale. Origina dalle cellule di Kultschitzky che originano dalla cresta neurale. Le cellule sono rotonde o fusiformi e contengono un nucleo scuro addensato con poco citoplasma. In molte di queste cellule si osservano granuli intracitoplasmatici di tipo neuroendocrino con capacitàdi sintesi, deposito e liberazione di ormoni polipeptidici (ACTH, serotonina, calcitonina ecc). Ha una rapida diffusione ematica, interessa il Sistema Nervoso Centrale e si manifesta con sindromi paraneoplastiche di tipo endocrino e neuropatico.
Origina dal polmone
Secondario
Metastasi di un tumore che ha interessato primitivamente un altro organo
Fattori di rischio
• Fumo di tabacco;
• Fattori genetici;
Adenocarcinoma
Si sviluppa dalle cellule che secernono il muco. Tendono ad essere localizzati in sede piùperiferica, ma possono essere presenti anche centralmente. Istologicamente è caratterizzato da strutture tubulari, acinose, papillari e dalla produzione di muco. Si distinguono 4 sottotipi di adenocarcinoma: Carcinoma bronchioloalveolare Adenocarcinoma acinoso Adenocarcinoma papillare Carcinoma solido con formazione di muco
• Fattori occupazionali;
• Fattori ambientali;
• Dieta; • Patologie broncopolmonari quali BPCO, esiti di TBC, silicosi, sarcoidosi, fibrosi polmonare idiopatica, sclerodermia, bronchiectasie, antracosi.
Fattori ambientali Nell’atmosfera sono presenti almeno 10 idrocarburi aromatici che si sono dimostrati cancerogeni nell’animale, quali il benzopirene. Essi sono prodotti della combustione incompleta di materiali organici, quali oli e fumi di scappamento di motori a scoppio. Queste sostanze chimiche hanno la prerogativa di permanere a lungo nei polmoni per la loro stabilitàe per la loro difficile eliminazione. Il radon è un gas inerte, prodotto naturale del decadimento dell’uranio. Esso emette particelle alfa che, a causa della loro energia e massa, possono danneggiare le cellule dell’epitelio respiratorio.
Il fumo di tabacco contiene alcune centinaia di sostanze chimiche differenti, molte delle quali dotate di proprietàmutagene per cellule in coltura e cancerogene per animali di laboratorio. Fra esse:
Fumo di tabacco Il rischio relativo è strettamente correlato con il numero di sigarette fumate/dìcon la durata in anni dell’abitudine al fumo e , con il contenuto di catrame delle sigarette fumate. Il rischio relativo dei fumatori considerati in toto rispetto ai non fumatori è pari a 14 mentre quello dei forti fumatori (> 20 sigarette/dì è20 ) volte superiore.
• Forme ilari
– 70-75% – Ilo e parenchima paramediastinico – Origine da biforcazione tracheale, bronco principale o lobare – Macroscopicamente:
» Massa dura in rapporto con albero bronchiale » Nodulo sessile ulcerato che sporge nel lume bronchiale ostruendolo in toto o in parte » Infiltrazione peribronchiale a manicotto » Massa che ingloba il bronco e i tessuti connettivi peribronchiali
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